Ambiente naturale o artificiale?
L’uomo da sempre ha potuto osservare il fenomeno naturale dell’evaporazione dell’acqua marina e il prodotto che ne deriva: il sale.
L’acqua del mare contiene tanti sali disciolti in concentrazioni diverse, derivanti dai minerali presenti nelle rocce erose dai fiumi e trasportati al mare in milioni di anni. Quando l’acqua evapora, la concentrazione dei sali aumenta fino alla formazione di cristalli, che precipitano poi sul fondo.
Dove si poteva osservare questo fenomeno in natura? In tutte quelle zone costiere pianeggianti, in cui il mare, in seguito, ad esempio, ad una mareggiata, superava le dune e andava a colmare avvallamenti del terreno, in cui l’acqua si riversava e poi lentamente evaporava, creando ambienti a diversi gradienti di salinità, in cui si sono evolute nel corso di milioni di anni, particolari specie di organismi.
Intuendo le potenzialità di questo processo naturale e imitandone i passaggi, l’uomo ha realizzato le saline artificiali.
E questi ambienti artificiali, se gestiti in modo sostenibile, danno rifugio a tutte quelle specie di animali e piante che trovano qui le stesse condizioni dei loro habitat naturali, che oggi a causa dello sfruttamento eccessivo delle coste, quasi non esistono più.